giovedì 22 febbraio 2007

Presentazione

La Cooperativa Sociale Teseo di Conversano dal ’93 gestisce la Comunità Terapeutica “Il Frantoio”, Ente Ausiliario Regione Puglia con sede residenziale in strada prov. per Monopoli, 29 a Conversano (BA) per persone con problemi di dipendenza patologica, un Centro d’Accoglienza e un Centro di Formazione Professionale “Masseria Marasca” per l’area dello svantaggio sito in c.da Putignano, 36 a Conversano; con utenza proveniente da tutto il territorio nazionale in convenzione con la Azienda U.S.L. ex BA/5 per 25 posti nella la sede residenziale(per maggiori informazioni: http://www.coopteseo.it/ ).
Le attività della cooperativa sono:-di tipo A) socio-sanitarie attraverso progetti terapeutico-riabilitativi per il recupero e il reinserimento socio-lavorativo di persone con problemi di dipendenze patologiche,-di tipo B) produzione e lavoro finalizzate alla promozione e allo sviluppo di condizioni occupazionali per soggetti svantaggiati.
Nel marzo 2006 otto soci lavoratori della Cooperativa Teseo, tra cui alcuni soci svantaggiati, hanno denunciato il Presidente, Rogondino Michele, ed il suo Consiglio di Amministrazione, esasperati per abusi ed irregolarità nella gestione della cooperativa, prepotenze e vessazioni subite per anni, consapevoli del rischio di perdere il loro posto di lavoro come infatti puntualmente è accaduto: nei mesi successivi uno dopo l’altro sono stati tutti licenziati in tronco ed esclusi da soci.
Nonostante le difficoltà e i disagi, i soci hanno intrapreso diverse azioni legali, penali e civili, tra le civili: denunce alla Direzione degli Enti Cooperativi presso la Direzione prov. del Lavoro a Bari, alla Direzione Generale della ASL BA/5 e al Tribunale Civile di Bari con la richiesta di ispezione straordinaria e commissariamento della cooperativa. Tutte azioni che i soci esclusi sono determinati a portare fino in fondo, chiedendo, oltre alla riconoscimento dei loro diritti e dignità di lavoratori, quella democrazia e trasparenza che non c’è mai stata. Inoltre tutti i soci in questione fanno parte dell’equipe psico-socio-sanitaria della Comunità Terapeutica Teseo e sono: il responsabile della sede Matteo Andriani, la responsabile dei servizi di accoglienza Liliana Tissino, l’ass. soc. e pedagogista dr.ssa Maria Angela Corcione, l’educatrice prof. Marisa Taliente, il responsabile del laboratorio di restauro e falegnameria Valentino Locorotondo, gli ergoterapisti Marcello Carico, Giuseppe Guerrieri e Lucio Malerba, i lavoratori non soci Giuseppe Avolos e la psicoterapeuta dr.ssa Florinda Romanazzi.L’amministrazione della cooperativa Teseo non ha provveduto a tutt’oggi a sostituire il personale licenziato dell’equipe, né è presente in alcun modo nella sede operativa di via Monopoli, per cui se non andassero volontariamente gli operatori in questione, i ragazzi sarebbero lasciati soli. Malgrado questa difficile situazione né gli operatori né gli utenti abbandonano la sede residenziale della Comunità, che è quindi a tutti gli effetti “occupata”.Nella comunità 10 utenti sono tuttora residenti, per seguire un programma terapeutico riabilitativo, inevitabilmente coinvolti per non dire travolti nel pesante clima negativo: il servizio terapeutico è stato interrotto, gli operatori non sono pagati da gennaio. Soltanto il nostro senso di responsabilità e la solidarietà delle Istituzioni Ecclesiastiche locali, del volontariato e di molta gente comune ha permesso agli utenti della comunità terapeutica di poter proseguire nel loro percorso riabilitativo che risulta comunque sempre più a rischio con il protrarsi della vicenda.

mercoledì 21 febbraio 2007

Gazzetta del Mezzogiorno - Una sottoscrizione per salvare Teseo

Petizione, conto corrente (e anche un blog): le mille forme della solidarietà
Nasce un comitato cittadino si sostegno per la comunità terapeutica occupata

La solidarietà ha mille forme. Quelli di Teseo, la cooperativa sociale lacerata dai contenziosi civili e penali, sta tentando in tutti i modi di scongiurare la chiusura della comunità terapeutica, uno dei “gioielli” dell’assistenza e del recupero delle tossicodipendenze che, dopo anni di ottimo lavoro, rischia di chiudere i battenti per sempre.
Malgrado le prime vittorie in sede legale, con il reintegro di due dei nove soci lavoratori esclusi dai vertici della coop, il contenzioso va avanti (i tempi della giustizia sono quelli che sono) e l’asssitenza agli utenti è sempre più difficile. Da molti mesi ormai, il sostentamento economico della comunità terapeutica, degli ospiti e degli operatori, passa attraverso la generosa opera di cittadini, amici, comunità religiose e associazioni. “Gli operatori, senza stipendio da gennaio 2006, non hanno più la forza economica di andare avanti in questa battaglia, ne sono in grado di far fronte alle spese per la gestione ordinaria del centro residenziale, in quanto da settembre 2006 l’amministrazione della cooperativa non provvede più al sostentamento del centro, fatto che è stato denunciato alla Procura” si legge in una nota. E’ necessario inoltre pagare anche un deposito cauzionale di 7.500 euro al Tribunale per l’ispezione straordinaria richiesta dai soci esclusi.
“Questa battaglia di giustizia sociale ha bisogno ora di un sostegno economico; con questo obiettivo è nato il “Comitato cittadino di sostegno alla Comunità terapeutica Teseo”. Si tratta di un gruppo di cittadini singoli e associazioni, trasversale a partiti e schieramenti, che si sta facendo promotore di una raccolta di fondi utili a superare questo momento di difficoltà e di sostenere gli operatori fino alla fine della vertenza.”
L’appello è rivolto dunque alle forze politiche, a tutte le istituzioni e ai cittadini. Un appello a meditare sulla “portata etica della questione Teseo” e a sostenere materialmente la battaglia.

venerdì 16 febbraio 2007

COMUNICATO STAMPA - Sosteniamo Teseo!

A Conversano nasce un comitato di sostegno agli utenti e agli operatori licenziati della Comunità Terapeutica Teseo di Conversano


Tutta la storia di Teseo sul nuovo blog: http://sosteniamoteseo.blogspot.com/


Malgrado la prima vittoria e il reintegro da parte del Giudice di due dei nove soci lavoratori esclusi della Cooperativa sociale Teseo che gestisce la comunità terapeutica di via Monopoli, 29 a Conversano, il presidente e gli amministratori continuano con il loro atteggiamento, non assicurando l’assistenza agli utenti, ostacolando l’operato di tutti i lavoratori a cui viene impedito il sostentamento economico. Tutte le proposte avanzate per giungere alla chiusura della vertenza non vengono prese in considerazione da un consiglio di amministrazione che rappresenta solo se stesso.

Gli operatori, senza stipendio da gennaio 2006, non hanno più la forza economica di andare avanti in questa battaglia, ne sono in grado di far fronte alle spese per la gestione ordinaria del centro residenziale, in quanto da settembre 2006 l’amministrazione della cooperativa non provvede più al sostentamento del centro, fatto che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Bari.

E’ necessario inoltre pagare anche un deposito cauzionale di 7.500 euro al Tribunale Civile di Bari per il C.T.U. che si occuperà dell’ispezione straordinaria richiesta dai soci esclusi.

Questa battaglia di giustizia sociale ha bisogno ora di un sostegno economico; con questo obiettivo è nato il “Comitato cittadino di sostegno alla Comunità terapeutica Teseo”. Si tratta di un gruppo di cittadini singoli e associazioni, trasversale a partiti e schieramenti, che si sta facendo promotore di una raccolta di fondi utili a superare questo momento di difficoltà e di sostenere gli operatori fino alla fine della vertenza societaria.

Chiediamo anche alle forze politiche, a tutte le istituzioni e ai cittadini di questo Paese di meditare sulla portata etica della questione Teseo: una cooperativa sociale che gestisce servizi socio-sanitari destinati alle fasce deboli che per colpa di una gestione delinquenziale da parte del consiglio di amministrazione oggi rischia di chiudere i battenti, dopo anni di dedizione e di lavoro accanto a chi ne ha bisogno.

Il comitato "Sosteniamo Teseo" e gli operatori licenziati della Comunità Terapeuica Teseo

giovedì 15 febbraio 2007

Gazzetta del Mezzogiorno 15 febbraio 2007

VERTENZA TESEO. S'apre uno squarcio

Prima importante vittoria all’udienza per il licenziamento e l’esclusione di 11 soci lavoratori da parte del presidente Cooperativa sociale Teseo. Nell’udienza, alla quale il presidente non si è presentato, il giudice Monteleone del Tribunale civile di Bari ha sospeso il provvedimento di licenziamento ed esclusione di due dei soci della cooperativa, reintegrandoli al loro posto di lavoro e nella compagine sociale della cooperativa, ritenendo valide le motivazioni prodotte nella memoria difensiva depositata dall’avv. Filippo Ferrara del Foro di Bari. E’ stato quindi confermato ciò che da mesi i soci denunciano: "l’illegittimità dei licenziamenti da parte del presidente Rogondino". Come primo atto i due soci riammessi hanno chiesto agli amministratori della cooperativa un incontro per il 31/01/07 in merito alla diffida con la quale la Direzione Generale della A.S.L. BA/5 in data 22/12/06 ha intimato di ripristinare i requisiti funzionali e organizzativi della Comunità terapeutica Teseo, pena la revoca della convenzione in atto.Il Rogondino anche questa volta non si è presentato all’incontro, nè ha dato alcuna comunicazione in merito.
E' stata invece rinviata per la seconda volta la causa per la denucnia di possessoria depositata presso il Tribunale civile sezione di Rutigliano, dopo le proteste dei soci esclusi, nei confronti degli operaori licenziati della Comunità Terapeutica Teseo. Anche in questa sede nè Rogondino nè i suoi legali si sono presentati.

Carmela Formicola

mercoledì 14 febbraio 2007

Cronistoria

CRONISTORIA

10/04/06 - inizia un’indagine della Guardia di Finanza di Monopoli nei confronti dell’amministrazione della cooperativa Teseo, consegnata alla Procura della Repubblica di Bari, comprendente una ventina di denunce e dichiarazioni spontanee di noi soci licenziati, di ex soci lavoratori, collaboratori, ex dipendenti, utenti…Vengono sequestrati documenti, libri societari e un computer dalla sede legale e amministrativa della Cooperativa da parte del nucleo operativo della Guardia di Finanza di Monopoli.
Ma ad oggi non è stato emesso alcun provvedimento di sospensione cautelare permettendo così agli amministratori della Teseo:
-di risistemare la compagine sociale eliminando tutti i soci “dissenzienti”,
-di inserire nuovi soci (senza requisiti e parenti del presidente),
-di proseguire nei licenziamenti,
-di approvarsi dei fondi della cooperativa,
A conseguenza di questo la sede della Comunità Terapeutica è stata privata di tutti gli operatori, illegittimamente licenziati ed esclusi da soci, gli ultimi nel settembre 2006.

12/04/06 – viene licenziato Matteo Andriani, portavoce dei soci “dissenzienti” operatore presso la cooperativa dal ’95 e responsabile di sede della Comunità Terapeutica Teseo.
19/06/06 – viene licenziata Liliana Tissino, operatrice presso la cooperativa dal ’95. Nei mesi successivi vengono licenziati ed esclusi altri 7 soci lavoratori e 2 soci volontari.

20/07/06 - i soci esclusi, visto il disinteresse generale e dopo aver aspettato per mesi “che venisse fatta giustizia”, chiedono l’aiuto e il sostegno del Consigliere Regionale e comunale Vito Bonasora, che ha provveduto dopo pochi giorni ad inviare una lettera con un riassunto della grave situazione al Presidente Vendola e gli assessori regionali Tedesco e Gentile.

20/09/06 - Conferenza stampa e volantinaggio su Conversano e Bari sulla situazione dei lavoratori licenziati. La conferenza stampa si è tenuta presso la Comunità, durante la quale gli operatori, Il Comitato degli Operatori Sociali di Bari, il Forum del Terzo Settore di Conversano e con la presenza del consigliere regionale e comunale Vito Bonasora hanno comunicato la grave situazione agli organi di stampa chiedendo un incontro formale con:
-il Direttore Generale dell’ASL BA/5, dott. Pansini,
-l’Assessore Regionale alla sanità dott. Tedesco,
-l’Assessore Regionale alle politiche sociali dott.sa Gentile
-e con il Presidente Vendola,
per ottenere risposte immediate che consentano:
-la tutela degli utenti attraverso la normale prosecuzione delle attività terapeutiche
-i necessari provvedimenti urgenti nei confronti degli amministratori e il commissariamento della cooperativa
-l’immediato reintegro dei soci lavoratori
-la salvaguardia dell’ente Teseo, riconosciuto e affermato negli anni sul territorio, patrimonio di professionalità, di attività e di know-how che non devono andare distrutti.

25/09/2006 – i soci esclusi incontrano il dr. Pansini e il dr. Lonardelli della Direzione Generale della ASL BA/5 e li mettono al corrente dei problemi interni alla cooperativa e le conseguenze sulla comunità. H anno preso atto della situazione e della nostra denuncia firmata da noi operatori dell’equipe psico-socio-sanitaria e depositata in data 22/08/06 alla D.G. della ASL BA/5.

22/09/06 l'avv. Francesco Judice, nonché sindaco di Conversano, avvocato difensore del presidente Rogondino, deposita nelle mani del Giudice Onorario Togato avv. Pietro Mastronardo presso il Tribunale Civile di Bari -sezione distaccata di Rutigliano - un ricorso nel quale il presidente Michele Rogondino denuncia tutti noi 8 soci lavoratori licenziati per aver fatto sospendere lo svolgimento di attività di assistenza sociale per i tossicodipendenti. Inoltra ci denuncia per l’occupazione della sede della Comunità teraputica. L’udienza viene rinviata su richiesta del nostro avvocato, Anna Fontana di Conversano, al 7 dicembre 2007; il sindaco Judice dopo pochi giorni firma un protocollo d'intesa nel quale si impegna a “garantire la prosecuzione delle attività terapeutiche e promuovere un’azione conciliatrice tra le parti in contenzioso e che i lavoratori esclusi possano riprendere le attività lavorative”;

25/10/06 - il Sindaco del Comune di Conversano, avv. Francesco Judice, il Comitato Operatori Sociali di Bari e il Forum territoriale del Terzo Settore firmano un protocollo d’intesa (allegato) nel quale si impegnano “nell'agire congiuntamente per rappresentare e valorizzare il patrimonio sociale costruito negli anni nel territorio conversanese -attraverso l'azione profusa dalla Cooperativa sociale TESEO- a tutti gli enti preposti e alle parti politiche di governo regionale per favorire la soluzione della controversia; mediante l'assunzione di azioni adeguate e confacenti che rendano possibile la prosecuzione delle attività lavorative, amministrative e societarie in attesa delle sentenze e dei provvedimenti giudiziari; sull'altro versante, la determinazione di condizioni che consentino l’immediata prosecuzione delle attività terapeutiche e la tutela degli utenti tuttora residenti presso la Comunità Terapeutica Teseo di Conversano.”

30/10/06 il sindaco Judice si limita a delegare all’ Assessore ai Servizi sociali del Comune di Conversano, Piero Rossi, il sostegno economico agli utenti tuttora ospiti sottoforma di un sussidio straordinario e di alimenti, per affrontare l'emergenza causata dalla sospensione dei viveri e del servizio di assistenza agli utenti della Comunità terapeutica da parte dell' amministrazione della cooperativa Teseo.

14/11/06 – 2° udienza presso il Tribunale di Bari, sezione distaccata di Rutigliano, nella quale Il Presidente della Coop. Teseo ha denunciato gli operatori licenziati che stanno lavorando volontariamente per garantire l’assistenza socio-sanitaria ai 13 utenti rimasti presso la Comunità Terapeutica Teseo. La denuncia è stata depositata dallo stesso avv. Francesco Judice presso la Pretura di Rutigliano in data 22/09/06, facendo passare gli operatori licenziati per persone inquisite dalla magistratura penale.
(Stesso avv. Judice che ha firmato un Protocollo d’intesa nel quale si impegna alla tutela degli operatori che stanno garantendo volontariamente il servizio di assistenza agli utenti rimasti ospiti presso il centro).
In questa memoria depositata non si parla invece delle denunce penali a carico del presidente Rogondino e degli altri amministratori, depositate alla Procura di Bari tramite la Guardia di Finanza che riguardano vari reati tra i quali le estorsioni fatte per anni dal presidente sulla busta paga dei lavoratori della cooperativa Teseo, prima taglieggiati e poi licenziati.
Infatti sulle buste paga dei lavoratori ogni mese per anni sono indicate cifre mai percepite, mentre sulle attività di reinserimento lavorativo di falegnameria e restauro mobili incassava le entrate dei lavori fatti senza mai metterle in contabilità nè nei bilanci.
Il Rogondino chiede lui stesso il rinvio dell’udienza pretendendo poi in cambio ai nostri avvocati presenti il rinvio delle nostre udienze societarie promosse dai soci esclusi e un accordo tra le parti confuso e inconsistente, ovviamente rifiutiamo.

30/11/06 il vescovo di Conversano mons. Padovano viene per la seconda volta a trovarci in Comunità provvedendo anche ad aiuti economici per la gestione del centro. Incarica Don Angelo Sabatelli della Caritas Diocesana di mettersi a disposizione come persona garante delle parti per facilitare la soluzione della controversia.

22/12/06 - la Direzione Generale della ex A.S.L. BA/5 ha diffidato il Legale Rappresentante della Cooperativa Sociale Teseo a ripristinare i requisiti funzionali ed organizzativi della sede della Comunità terapeutica entro trenta giorni, pena la revoca della convenzione in atto. Il presidente ad oggi non ha dato alcuna risposta in merito.
In caso di revoca i soci hanno già comunicato al presidente della cooperativa Teseo che lo riterranno responsabile dei danni morali e materiali conseguenti l’inevitabile chiusura del centro riabilitativo per i tossicodipendenti.

23/12/06 - l’ Assessore ai Servizi sociali del Comune di Conversano, Piero Rossi, provvede per il sostegno economico agli utenti tuttora ospiti ad un sussidio straordinario di 2.400€ e ad alimenti, per affrontare l'emergenza causata dalla sospensione dei viveri e del servizio di assistenza agli utenti della Comunità terapeutica da parte dell' amministrazione della cooperativa Teseo.

25/01/07 - il giudice Monteleone del Tribunale civile di Bari sospende il provvedimento di licenziamento ed esclusione da soci di Locorotondo Valentino e Malerba Lucio, reintegrandoli al loro posto di lavoro e nella compagine sociale della cooperativa, non è presente all'udienza né Rogondino né il suo legale. E’ stato quindi confermato ciò che da mesi denunciamo: l’illegittimità dei licenziamenti da parte del presidente Rogondino.

31/01/07 - Come primo atto i due soci riammessi hanno chiesto agli amministratori della cooperativa un incontro in merito alla diffida con la quale la Direzione Generale della A.S.L. BA/5 in data 22/12/06 ha intimato di ripristinare i requisiti funzionali e organizzativi della Comunità terapeutica Teseo, pena la revoca della convenzione in atto.
Il Rogondino anche questa volta non si è presentato all’incontro, al quale era presente anche il Consigliere Regionale e Comunale di Conversano Vito Bonasora, nè ha dato alcuna comunicazione in merito.

01/02/07 - i due soci riammessi inviano una raccomandata alla Direzione Generale della ex ASL BA/5 con la richiesta di avere una dilazione dei tempi in merito alla revoca della convenzione visto la riammissione dei primi due operatori e la pendenza dei procedimenti per gli altri soci esclusi.

05/02/07 - il Tribunale civile di Bari in Camera di Consiglio ha disposto l'ispezione straordinaria della Coop sociale Teseo chiesta in aprile 2006 da noi soci esclusi in base all'ex art.2545 quinquiesdecies del c.c. Il giudice ha fissato una cauzione (da depositare in Tribunale dalla parte richiedente l'ispezione, cioè noi) di 7.500 € che a sentenza avvenuta andranno a carico di chi avrà torto. Non è presente all'udienza nessuno che rappresenti la coop. Teseo.

08/02/07 - 3° udienza presso il Tribunale di Bari, sezione distaccata di Rutigliano, giudice G.O.T. Avv. Pietro Mastronardi, nella quale Il Presidente della Coop. Teseo ha denunciato gli operatori licenziati per l’occupazione della Comunità Terapeutica Teseo, non si presentano né Rogondino né il suo legale, la riammissione di due operatori da parte del Giudice Monteleone nella sentenza del 25/01/07 fa cadere le accuse. La causa viene rinviata.

10/02/07 - la situazione ormai è insostenibile: nonostante le numerose denunce alla Guardia di Finanza, all'Ispettorato degli Enti Cooperativi, all'Ispettorato del Lavoro e al Tribunale Civile di Bari, il presidente e gli amministratori della Cooperativa Teseo continuano a non assicurare l’assistenza agli utenti della comunità terapeutica ostacolando l’operato dei lavoratori a cui viene impedito il sostentamento economico. Tutte le proposte solutive avanzate dagli operatori e dagli utenti per giungere alla chiusura della vertenza non vengono prese in considerazione da un fantomatico consiglio di amministrazione.

09/02/07 TRIBUNALE CIVILE DI BARI - Il Giudice del Procedimento Cautelare dr. Michele Monteleone dispone la sospensione dell’efficacia esecutiva della deliberazione assunta dall’Assemblea ordinaria dei soci della TESEO Soc. Coop. Sociale a r.l. in data 28.06.2006, già impugnata con atto di citazione notificato il giorno 11.11.2006.

25/02/07 In questo lungo frattempo, da marzo 2006 a febbraio 2007, mentre il presidente della cooperativa ha avuto tutto il tempo di intascare i pregressi mandati di pagamento delle ASL che tuttora stanno arrivando sui conti della cooperativa e che sta provvedendo a intascare indisturbato, gli operatori non hanno più la forza economica di andare avanti in questa battaglia, di far fronte alle spese per la gestione del centro residenziale, visto che l’amministrazione della cooperativa dal 1° settembre 2006 non provvede più al sostentamento del centro, cosa che è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Bari, ma a tutt’oggi ancora non è successo nulla.

OCCUPIAMOCI di Teseo

Questa è la storia dei soci lavoratori della Cooperativa Sociale Teseo, che ha sede legale e amministrativa in via Enrico De Nicola n. 10 a Conversano e della loro battaglia contro la malagestione del Consiglio di Amministrazione della cooperativa.

Questi sono i numeri dello scandalo:

1 Comunità terapeutica efficiente, fiore all’occhiello della provincia di Bari
9 Operatori licenziati per aver denunciato le irregolarità della cooperativa
10 Utenti tuttora residenti presso la Comunità Terapeutica
21 Denunce alla magistratura contro il CdA e la sua gestione
TOTALE: ZERO RISPOSTE

La Comunità terapeutica TESEO di Conversano gestita dalla suddetta cooperativa è oggi abbandonata a se stessa e sprovvista di fondi.
L’intero staff di assistenza, reo di aver denunciato l’insostenibile situazione, da 10 mesi prosegue volontariamente per garantire i servizio socio-sanitari ai 10 utenti rimasti presso la sede di via Monopoli 29 a Conversano.

GLI OPERATORI LICENZIATI
GLI
UTENTI
IL TERZO SETTORE
LA SOCIETA’ CIVILE ATTIVA

HANNO DECISO DI
PORTARE AVANTI QUESTA BATTAGLIA DI GIUSTIZIA SOCIALE

Per garantire l’assistenza ai ragazzi tuttora in cura
Per sostenere la battaglia dei lavoratori licenziati
Per ottenere il commissariamento della cooperativa

SOSTENIAMO TESEO!
Contro le speculazioni del sociale, dei professionisti della sofferenza, che lucrano sui bisogni dei più deboli


Contribuisci alla raccolta fondi sul
c/c postale n. 78682143 intestato a Tissino Liliana Lucia
(causale: Sosteniamo Teseo)

martedì 13 febbraio 2007

Nasce un comitato etico, trasversale a partiti e schieramenti, che possa essere di sostegno agli operatori e agli utenti di Teseo.

Nel marzo 2006 otto soci lavoratori della Cooperativa Teseo, tra cui alcuni soci svantaggiati, hanno denunciato il Presidente, Rogondino Michele, ed il suo Consiglio di Amministrazione, esasperati per abusi ed irregolarità nella gestione della cooperativa, prepotenze e vessazioni subite per anni, consapevoli del rischio di perdere il loro posto di lavoro come infatti puntualmente è accaduto: nei mesi successivi uno dopo l’altro sono stati tutti licenziati in tronco ed esclusi da soci.

Nonostante le difficoltà e i disagi, i soci hanno intrapreso diverse azioni legali, penali e civili, tra le civili: denunce alla Direzione degli Enti Cooperativi presso la Direzione prov. del Lavoro a Bari, alla Direzione Generale della ASL BA/5 e al Tribunale Civile di Bari con la richiesta di ispezione straordinaria e commissariamento della cooperativa. Tutte azioni che i soci esclusi sono determinati a portare fino in fondo, chiedendo, oltre alla riconoscimento dei loro diritti e dignità di lavoratori, quella democrazia e trasparenza che non c’è mai stata. Inoltre tutti i soci in questione fanno parte dell’equipe psico-socio-sanitaria della Comunità Terapeutica Teseo e sono: il responsabile della sede Matteo Andriani, la responsabile dei servizi di accoglienza Liliana Tissino, l’ass. soc. e pedagogista dr.ssa Maria Angela Corcione, l’educatrice prof. Marisa Taliente, il responsabile del laboratorio di restauro e falegnameria Valentino Locorotondo, gli ergoterapisti Marcello Carico, Giuseppe Guerrieri e Lucio Malerba, i lavoratori non soci Giuseppe Avolos e la psicoterapeuta dr.ssa Florinda Romanazzi.
L’amministrazione della cooperativa Teseo non ha provveduto a tutt’oggi a sostituire il personale licenziato dell’equipe, né è presente in alcun modo nella sede operativa di via Monopoli, per cui se non andassero volontariamente gli operatori in questione, i ragazzi sarebbero lasciati soli. Malgrado questa difficile situazione né gli operatori né gli utenti abbandonano la sede residenziale della Comunità, che è quindi a tutti gli effetti “occupata”.
Nella comunità 10 utenti sono tuttora residenti, per seguire un programma terapeutico riabilitativo, inevitabilmente coinvolti per non dire travolti nel pesante clima negativo: il servizio terapeutico è stato interrotto, gli operatori non sono pagati da gennaio. Soltanto il nostro senso di responsabilità e la solidarietà delle Istituzioni Ecclesiastiche locali, del volontariato e di molta gente comune ha permesso agli utenti della comunità terapeutica di poter proseguire nel loro percorso riabilitativo che risulta comunque sempre più a rischio con il protrarsi della vicenda.

La situazione ormai è insostenibile: nonostante le numerose denunce alla Guardia di Finanza, all'Ispettorato degli Enti Cooperativi, all'Ispettorato del Lavoro e al Tribunale Civile di Bari, il presidente e gli amministratori della Cooperativa Teseo continuano a non assicurare l’assistenza agli utenti della comunità terapeutica ostacolando l’operato dei lavoratori a cui viene impedito il sostentamento economico. Tutte le proposte solutive avanzate dagli operatori e dagli utenti per giungere alla chiusura della vertenza non vengono prese in considerazione da un fantomatico consiglio di amministrazione.

In questo lungo frattempo, da marzo 2006 a febbraio 2007, mentre il presidente della cooperativa ha avuto tutto il tempo di intascare i pregressi mandati di pagamento delle ASL che tuttora stanno arrivando sui conti della cooperativa e che sta provvedendo a intascare indisturbato, gli operatori non hanno più la forza economica di andare avanti in questa battaglia, di far fronte alle spese per la gestione del centro residenziale, visto che l’amministrazione della cooperativa dal 1° settembre 2006 non provvede più al sostentamento del centro, cosa che è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Bari, ma a tutt’oggi ancora non è successo nulla.

E’ necessario inoltre pagare le spese processuali e gli avvocati, ed ora anche un deposito cauzionale di 7.500 euro al Tribunale Civile di Bari per il C.T.U. che si occuperà dell’ispezione straordinaria chiesti dai soci esclusi.
Per permettere ai soci lavoratori di arrivare fino in fondo ora che sono arrivate finalmente le udienze societarie per far valere i loro diritti e riavere il posto di lavoro è necessario sostenere economicamente questa battaglia di giustizia sociale. Chiediamo quindi alla cittadinanza attiva, al terzo settore, al mondo del volontariato la creazione di un “Comitato cittadino di sostegno alla Comunità terapeutica Teseo” che si faccia promotore di una raccolta di fondi. In primis per i soldi necessari per la cauzione, ma anche perché la situazione per gli operatori e per gli utenti è ormai insostenibile.


Chiediamo anche alle parti politiche di governo regionale e locale nonché ai funzionari preposti che si tenga conto della questione etica che si evidenzia, dove degli amministratori di una cooperativa sociale del territorio che gestisce servizi socio-sanitari alle fasce deboli non solo non hanno tenuto in alcun conto la base sociale della stessa, ma si sono permessi addirittura di licenziare ed escludere tutti i soci da anni impegnati nel loro lavoro, lasciando di fatto la cooperativa “vuota”.Attendiamo quindi fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso e confidiamo in una soluzione perché un patrimonio sociale costruito negli anni e che rappresentiamo, fatto dal nostro know how e dalla rete che in oltre dieci anni di lavoro abbiamo creato sul territorio, che sono la vera e unica ricchezza di ogni cooperativa, non vadano distrutti.

Per i soci esclusi della Cooperativa Sociale Teseo di Conversano (BA)

Liliana Tissino lilianatissino@libero.it
tel: 080/4952313
mobile: 339/4824877

venerdì 9 febbraio 2007

sentenza del 8 febbraio 2007

sospensione delibera assembleare della Coop. Teseo di appovazione del bilancio - difensore: avv. Filippo Ferrara del Foro di Bari

TRIBUNALE CIVILE DI BARI
Il Giudice del Procedimento Cautelare
Dr. Michele Monteleone


letti gli atti del procedimento, sciogliendo la riserva che precede, rileva quanto segue:

Il provvedimento di sospensione delle delibere assembleari costituisce una misura cautelare tipica che impone al giudice di valutare i requisiti del “fumus boni iuris” e del “periculum in mora”; il riferimento della legge alla ricorrenza di “gravi motivi” si correla alla necessità di ravvisare la sussistenza di un nesso causale fra l’esecuzione (ovvero la protrazione dell’efficacia) della deliberazione impugnata ed il pregiudizio temuto ed implica l’apprezzamento comparativo della gravità delle conseguenze derivanti, sia ai soci impugnanti sia alla società, dalla esecuzione e dalla successiva rimozione della deliberazione impugnata (cfr. Tribunale Milano, 26 marzo 1997, Giur. It. 1998, 229; nonché Tribunale Roma, 1 agosto 1994, Riv. Dir. Comm. 1996,II,89);
il giudice è tenuto così ad operare un bilanciamento tra la gravità delle conseguenze che potrebbero derivare ai soci impugnanti dall’esecuzione della delibera impugnata e la gravità di quelle che potrebbero derivare alla società dalla sospensione della delibera stessa (cfe. In tal senso ex plurimis Trib. Roma 12.10.2001; Trib. Frosinone 11.8.2000);
va quindi considerata l’analitica e dettagliata prospettazione dei motivi di doglianza avanzata dai soci, documentalmente riscontrata, sia in sede di ricorso che di motivi aggiunti dedotti all’udienza del 05.02.2007, che giustificano ampiamente, allo stato, l’adozione del provvedimento cautelare richiesto;
né a fronte di ciò può essere sottaciuto il comportamento processuale tenuto dalla società resistente, che non costituendosi in giudizio, preferendo rimanere contumace, non ha prospettato alcuna circostanza, in punto di fatto e di diritto, idonea a contrastare la richiesta;
quindi, a seguito della valutazione discrezionale degli interessi in gioco ed effettuato il bilanciamento della gravità delle conseguenze che potrebbero derivare ai soci impugnanti dall’esecuzione della delibera e che di fatto deriverebbero alla società dalla sospensione della delibera impugnata , va accolta la richiesta di sospensione della delibera dell’Assemblea ordinaria dei Soci della Teseo Soc. Coop. Sociale a r.l. del 28/06/2006.


P.Q.M.

Applicati gli art.2378 co.cc. e 24 D.lgs 17.01.2003 n.5

DISPONE

La sospensione dell’efficacia esecutiva della deliberazione assunta dall’Assemblea ordinaria dei soci della TESEO Soc. Coop. Sociale a r.l. in data 28.06.2006, già impugnata con atto di citazione notificato il giorno 11.11.2006.

Si comunichi.

Bari, 08.02.2007
Il Giudice
Dr. Michele Monteleone

Depositato in cancelleria
il 09.02.2007